Temono per la loro salute e per questo li respingono. Il 78% degli italiani è nettamente contrario agli alimenti Ogm. Appena il 4% si dichiara favorevole senza remore al loro utilizzo in agricoltura, mentre il 18%, sebbene non avverso, richiede garanzie sull’assenza di rischi per la salute e per l’ambiente.

Tra le ragioni di contrarietà, il timore di rischi per la salute, avvertito dal 65%. Tanto che il 90% non comprerebbe alimenti che contengono organismi geneticamente modificati. E’ quanto emerge da un’indagine demoscopica commissionata dalla Fondazione Diritti genetici all’Istituto di ricerca Demopolis, effettuata su un campione di oltre 1.500 persone.
Dall’indagine è inoltre emerso che più del 90% degli italiani si dichiara interessato alla qualità del cibo e al rapporto tra alimentazione e salute. Un’attenzione che cresce ulteriormente tra le donne e tra gli ‘over 54’. Nella scelta dei prodotti agro-alimentari, la variabile costo resta prioritaria per il 68% dei consumatori, ma il prezzo si dimostra solo uno dei criteri di orientamento negli acquisti, accanto alla ricerca della qualità (62%) e alla verifica della provenienza geografica dei prodotti (59%). Il 36% degli intervistati dichiara di orientarsi anche sulla base delle informazioni contenute nelle etichette dei prodotti.
Se gli italiani mostrano un interesse crescente per la qualità del cibo e per il rapporto tra alimentazione e salute, bocciano però l’attuale livello di informazione fornito dai mass media su questi argomenti. Informazione giudicata mediocre dal 42% degli intervistati e insufficiente dal 24%. Secondo il 75% degli intervistati, la scarsa informazione non consente di scegliere in modo consapevole anche in tema di Ogm. In generale il 92% vorrebbe ricevere più notizie e in particolare il 76% dichiara che seguirebbe un programma televisivo o radiofonico su questi argomenti.