Il termine ricetta deriva dal latino  recepta, participio passato neutro plurale di recipere, cioè “cose prese”, poiché nel latino medievale la descrizione dei procedimenti iniziava di solito con l’istruzione di “prendere” i vari ingredienti o meglio con l’imperativo “recipe” ossia prendi; e in inglese ricetta si dice appunto recipe che altro non è che la prima parola di ogni ricetta.

Le ricette venivano usate con grande frequenza nel più svariati campi dell’artigianato, della tecnologia, della medicina e anche, naturalmente, della cucina. Esiste una nutritissima letteratura dei ricettari (medievali, rinascimentali), quali raccolte miscellanee di procedimenti tecnici presenti in ciascuna bottega artigiana europea, dove vi si annotavano tutti segreti del mestiere che avevano bisogno di essere tramandati di generazione in generazione. Queste ricette non erano di solito frutto di invenzioni, ma costituivano un vero e proprio corpus del sapere dell’epoca, con vere e proprie scuole, filoni a livello locale o internazionale, tradizioni plurisecolari eccetera.

I ricettari medievali sono particolarmente importanti come fonte scritta nello studio delle tecniche artistiche e spesso sono la preziosa testimonianza dei procedimenti che hanno portato alla creazione dei capolavori in pittura, scultura, oreficeria, tessitura e in tutti gli altri campi della produzione artistica. Spesso vengono consultati in caso di restauri che necessitino la conoscenza esatta dei materiali e delle tecniche impiegate.

I ricettari antichi estano particolare curiosità oggi anche per l’insieme di credenze popolari che si riscontrano nei procedimenti, spesso legati a rituali di superstizione o magici, e i primi riferimenti a quella che sarebbe diventata l’alchimia.

Oggi il termine ricetta si è progressivamente traslato al settore culinario e indica generalmente una lista di ingredienti alimentari per cucinare pietanze varie. Nella ricetta sono indicate le dosi, in grammi o talora in altre misura a occhio (in cucchiai, biccheri…) o in proporzioni, e le istruzioni dettagliate, talvolta accompagnate da illustrazioni, che spiegano come lavorare gli ingredienti per preparare un determinato piatto. Nella ricetta sono contenute le indicazioni sul numero di porzioni che si possono ricavare con quegli ingredienti, la durata della cottura e la temperatura del forno (se si fanno per esempio torte o arrosti) e i consigli su come presentare il piatto. Molto spesso si trovano annotate anche le calorie che si ottengono dal consumo di quella pietanza che si è cucinata.